Voglio parlare di un argomento che nessuno sa e nessuno dice.
Il visto lavorativo in Giappone
Le cose essenziali per avere un visto
1 una laurea, un diploma tecnico o un'esperienza di minimo 5 anni in un settore
2 un datore di lavoro disposto a darti un lavoro e pronto a garantirti
Perche' tutti gli italiani laureati in giapponese non trovano lavoro qua?
Prima di tutto con una laurea letterale si puo' solo fare lavori attinenti a quel campo e la richiesta di traduttori e insegnanti di italiano non e' alta
Non vi daranno mai un visto per lavorare in ristorante se non avete lavorato almeno 5 anni in un ristorante in italia o un diploma alberghiero
Nel mio caso la situazione e' simile
2 anni buttati a studiare un qualcosa per il quale non ero portata e il fatto di dover rimanere in questo ambiente dopo la laurea mi fa venire il voltastomaco
A 20 anni che ne potevo sapere..
In compenso ho passato questi due anni anche nel fare un lavoro che ho iniziato ad amare ma non avendo titoli non posso richiedere il visto lavorativo
E non ho neanche soldi per cambiare scuola
Cosa che mi rattrista troppo
Lasciare questo bar per tornare in Italia mi fa venire da piangere
Anche se mi iscrivessi ad una scuola di bartender in Italia non sarebbe lo stesso
E' proprio vero che e' difficile accorgersi della propria felicita' fino a quando non si sta per perderla.
Non continuero' la scuola di cinematografia perche' il mio futuro non e' dietro una videocamera quanto dietro un bancone.
Quando ho deciso di lasciare scuola un mio cliente ha detto "oggi la tua aurea brilla"
E non dimentichero' mai quelle parole
10 commenti:
non pensare di essere l'unica, trovare la propria strada è un lavoro durissimo per tutti, e soprattutto se sei una persona sensibile e con molti interessi! non considerare i due anni che hai passato tra mille difficoltà come buttati, perché fanno parte anche loro del tuo percorso che ti ha portato ora ad avere le idee più chiare su cosa vuoi fare.
se non hai la possibilità di continuare a studiare in Giappone puoi frequentare una corso di bartender in Italia per un po' di tempo e intanto mantenere i contatti coi tuoi capi per poi cercare di ottenere un visto da loro più avanti..! in ogni caso, vedrai che ce la farai, sei forte! ^_^
Che brutta storia! E adesso come farai se lasci la scuola? Non c'è nessun escamotage per rimanere? Fossi ricco, te la pagherei io un'altra scuola! Ma solo egoisticamente per continuare a leggere il tuo blog che è uno dei miei preferiti, naturalmente! Mi sono imbattuto nella tua pagina l'estate del 2010, la prima sera che ero a Tokyo (e la mia prima visita in Giappone) e da allora non ho smesso di seguirti! がんばってください!
Ciao!
Ma quindi non ci sarebbe la possibilità di andare in una scuola di bartender lì in giappone? Non ti danno un diploma tecnico?
mi accodo alla domanda dell'anonimo... perche' ci vorrei capire qualcosa pure io di che speranze hai di fare una cosa che ti piace palesemente tanto!
Costa troppo purtroppo...
Ciao Rika, è da un pò che ti volevo scrivere, perché leggendo i tuoi ultimi post vedo che non te la passi molto bene. Non so se ti ricordi di me (avevo un blog chiamato FABUlous Japan), comunque siamo arrivati in Giappone nello stesso periodo e anche se non ci siamo mai incontrati lì, leggendo il tuo blog ti sentivo come una compagna di viaggio. A differenza di te, a me le cose sono andate diversamente (dopo la scuola di lingua non sono stato ammesso all'università, quindi son tornato in italia; sono poi ritornato lì per lavorare ma nonostante avessi buoni contatti sono stato tagliato fuori e sono dovuto ritornare in patria in maniera definitiva), ma ho ricominciato. Mi sono accorto che aldilà di tutte le belle cose apparenti la società giapponese non ci vuole e forse non ci vorrà mai. Quando son tornato a casa sono stato depresso per molti mesi, ma ho fatto tesoro di quell'esperienza (sia lati positivi che negativi)e adesso sono al secondo anno di università e l'anno prossimo dovrei laurearmi (salvo imprevisti). Questo non lo dico per vantarmi ma solo per farti capire che è inutile insistere su qualcosa che dentro di se si sa benissimo essere irrealizzabile. Anch'io ho vissuto il ritorno in patria come una sconfitta e un fallimento, ma a distanza di quasi due anni sono contento della scelta che ho fatto.
Naturalmente non intendo dirti cosa è giusto fare per te, o farti sentire peggio di come ti senti.
Spero solo tu possa trovare la tua strada e poter leggere così qualche bel post allegro e spensierato su questo blog.
Porca troia, mi dispiace tantissimo, soprattutto perché rendersi conto all'ultimo che la strada giusta è lì a portata di mano e non poterla afferrare è decisamente frustrante.
Le alternative non sono molte purtroppo: o torni in Italia, tieni duro per un po' di anni, fai il corso di bar tender, fai esperienza e poi (premesso che tu abbia tenuto buoni contatti con i tuoi capi come ha detto Valeria) torni in Giappone, o ti sposi con un giapponese (ma non mi sembra la scelta eticamente più corretta), o tieni duro, finisci la scuola lì e poi cerchi un lavoro anche misero in quel settore, da affiancare a un altro che ti piaccia davvero (ma non so se è possibile avere due lavori in Giappone e inoltre avendo già deciso di abbandonare la scuola non credo opterai per questa scelta).
In ogni caso sei a un bivio e spero che prenderai la decisione più saggia per il tuo futuro. :]
ho visto che hai cambiato scuola, spero che ora tu ti trovi meglio ^_^
wow è vero!!! allora alla fine non lascerai Tokyo! Se è la tua scelta, sono contentissima per te! Lo sai che da quando ho scoperto il tuo blog ho deciso di intraprendere il tuo stesso cammino? Vedi sei fonte di ispirazione per future generazioni XD (mica tanto future.....abbiamo quasi la stessa età)
Se hai tempo, potresti parlarci della tua nuova scuola e delle tue impressioni???
ciao rika!
allora che ci racconti?novità? sei rimasta a tokyo?
spero davvero di sì. te lo meriti!
aggiorna presto!!
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